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Storia
UNA STORIA
SEMPLICE
Come tutte le nostre cose.
Già da bambino, Vittorio Capovilla si arrampicava sugli alberi alla ricerca dei frutti spontanei che crescevano naturalmente nei luoghi della sua infanzia. Pesche di vigna, susine selvatiche e corniole erano le sue preferite. Rubate ai contadini le coglieva e le gustava così com’erano: nella loro totale autenticità.
“La passione per la frutta? Penso di esserci nato.”
Una passione per la frutta che non lo abbandonerà mai e che all’età di 40 anni lo spingerà a lasciare il suo lavoro di commerciale nel settore di macchinari enologici per intraprendere un percorso che scriverà nuovi capitoli nella storia della distillazione.
È il 1975 quando Vittorio Capovilla durante i suoi viaggi di lavoro in Germania, Svizzera e Austria entra in contatto con l’arte della distillazione Mitteleuropea.
“Appena scoprii il mondo dei distillati di frutta, scattò una scintilla. La stessa che oggi è più accesa che mai”
Rimane così affascinato da questo mondo (sconosciuto all’epoca in Italia, se non per quelle pratiche casalinghe fatte di strumenti costruiti con materiali di fortuna) da acquistare il suo primo alambicco in Austria. Inizia così a confrontarsi con quest’arte così delicata e bisognosa di rigore, preparazione e passione. Prima con le vinacce, poi con la frutta e anche con i macchinari stessi, smontando riadattando e costruendo gli alambicchi in base alle sue esigenze.
Dopo più di dieci anni di lavoro ostinato e minuzioso portato avanti nel tempo libero e continui confronti con i più grandi maestri distillatori tedeschi e austriaci, nel 1986 Vittorio apre la sua distilleria. Il passo che lo porterà verso il riconoscimento, che non tarderà ad arrivare, di principe indiscusso della distillazione, “Kaiser” per gli estimatori tedeschi o citando il suo caro amico Veronelli, il più nobile dei nobili tra i distillatori.
“Mettendo in bocca uno dei nostri distillati si ritrova, quello che io chiamo, il colore del gusto. Si capisce cos’è solo quando si assaggia ed è questo che caratterizza così tanto i nostri distillati puri”.
Dai primi amici e conoscenti volenterosi, coinvolti nella raccolta di frutta e bacche selvatiche con la promessa di ricevere qualche bottiglia futura, si è formata negli anni una vera e propria squadra. Oggi, dopo più di trent’anni, Capovilla è un’azienda familiare che vede protagonisti, insieme al Capo anche figli, nipoti e pronipoti che condividono la stessa passione del grande maestro.
Vinacce, frutta, bacche di ogni tipo, birra, foglie di tabacco, canna da zucchero: Vittorio Capovilla in questi anni ha sperimentato tantissimo (secondo lui non ancora abbastanza) e non ha intenzione di fermarsi.
“Ogni giorno mi sveglio e so che ho qualcosa di nuovo da scoprire. Per questo non mi accontento delle cose facili ma cerco sempre di spingermi oltre, di migliorarmi.”
Sono la sua ricerca e passione ad aver regalato al mondo distillati unici, di frutti rari, la Grappa Tabacco, il distillato di Birra, il Rhum Rhum e molto altro. La ricerca continua senza porsi, ancora oggi, nessun limite.
Già da bambino, Vittorio Capovilla si arrampicava sugli alberi alla ricerca dei frutti spontanei che crescevano naturalmente nei luoghi della sua infanzia. Pesche di vigna, susine selvatiche e corniole erano le sue preferite. Rubate ai contadini le coglieva e le gustava così com’erano: nella loro totale autenticità.
“La passione per la frutta? Penso di esserci nato.”
Una passione per la frutta che non lo abbandonerà mai e che all’età di 40 anni lo spingerà a lasciare il suo lavoro di commerciale nel settore di macchinari enologici per intraprendere un percorso che scriverà nuovi capitoli nella storia della distillazione.
È il 1975 quando Vittorio Capovilla durante i suoi viaggi di lavoro in Germania, Svizzera e Austria entra in contatto con l’arte della distillazione Mitteleuropea.
“Appena scoprii il mondo dei distillati di frutta, scattò una scintilla. La stessa che oggi è più accesa che mai”
Rimane così affascinato da questo mondo (sconosciuto all’epoca in Italia, se non per quelle pratiche casalinghe fatte di strumenti costruiti con materiali di fortuna) da acquistare il suo primo alambicco in Austria. Inizia così a confrontarsi con quest’arte così delicata e bisognosa di rigore, preparazione e passione. Prima con le vinacce, poi con la frutta e anche con i macchinari stessi, smontando riadattando e costruendo gli alambicchi in base alle sue esigenze.
Dopo più di dieci anni di lavoro ostinato e minuzioso portato avanti nel tempo libero e continui confronti con i più grandi maestri distillatori tedeschi e austriaci, nel 1986 Vittorio apre la sua distilleria. Il passo che lo porterà verso il riconoscimento, che non tarderà ad arrivare, di principe indiscusso della distillazione, “Kaiser” per gli estimatori tedeschi o citando il suo caro amico Veronelli, il più nobile dei nobili tra i distillatori.
“Mettendo in bocca uno dei nostri distillati si ritrova, quello che io chiamo, il colore del gusto. Si capisce cos’è solo quando si assaggia ed è questo che caratterizza così tanto i nostri distillati puri”.
Dai primi amici e conoscenti volenterosi, coinvolti nella raccolta di frutta e bacche selvatiche con la promessa di ricevere qualche bottiglia futura, si è formata negli anni una vera e propria squadra. Oggi, dopo più di trent’anni, Capovilla è un’azienda familiare che vede protagonisti, insieme al Capo anche figli, nipoti e pronipoti che condividono la stessa passione del grande maestro.
Vinacce, frutta, bacche di ogni tipo, birra, foglie di tabacco, canna da zucchero: Vittorio Capovilla in questi anni ha sperimentato tantissimo (secondo lui non ancora abbastanza) e non ha intenzione di fermarsi.
“Ogni giorno mi sveglio e so che ho qualcosa di nuovo da scoprire. Per questo non mi accontento delle cose facili ma cerco sempre di spingermi oltre, di migliorarmi.”
Sono la sua ricerca e passione ad aver regalato al mondo distillati unici, di frutti rari, la Grappa Tabacco, il distillato di Birra, il Rhum Rhum e molto altro. La ricerca continua senza porsi, ancora oggi, nessun limite.