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Distillati di Birra
Ci incuriosiva
e ci abbiamo lavorato
Il risultato si è trasformato nel primo distillato di Birra in Italia.
È vero, prima di noi il distillato di birra in Italia non esisteva e per molti era anche strano da immaginare. Ma questo, come sempre, non ci ha fermato. All’inizio abbiamo sperimentato la distillazione di tante birre differenti, bionde, scure, Weizen, Weissbier, doppio e triplo malto, e, constatato che ogni tipologia dà vita a un distillato diverso. Alla fine abbiamo messo a punto la nostra “ricetta”:
una birra bionda, doppio malto, ad alta fermentazione, e poco luppolata, che viene prodotta artigianalmente per noi dal 1995. Il resto della storia lo raccontano i nostri distillati di birra nel bicchiere.
La difficoltà principale è stata quella di avere l’autorizzazione di creare un distillato che non esisteva come categoria merceologica. Infatti in quegli anni i contrassegni di Stato, ovvero le fascette applicate al collo della bottiglia, erano diverse per qualsiasi tipologia di alcolici (Grappa, Acquavite di Vino, Acquavite di Frutta, Liquori e molti altri). Perciò all’inizio quando abbiamo fatto richiesta all’UTF di Verona in merito alla distillazione della birra ci è stata negata la possibilità di procedere proprio perché non esisteva come distillato. Ma, su insistenza di Capovilla con l’Ingegnere Capo, si arrivò a capire che questo nuovo distillato poteva essere considerato a pieno titolo “un’acquavite di cereali”, con la possibilità di portare il contrassegno del Whisky. Inoltrata così la richiesta al Ministero Dell’Agricoltura a Roma ci vollero quasi due anni per avere l’autorizzazione definitiva. A quel tempo la Comunità Europea si è poi pronunciata obbligando per la dicitura “Distillato di Birra” che si dovessero usare solo la lingua Tedesca (Bierbrand) o Francese (Eau de vie de Biére) in quanto questa non è considerata un prodotto tipico Italiano. É nato così il nostro Bierbrand.